Dopo l'Italian
Baja, Edi Orioli scende di nuovo in pista su una quattro
ruote per il Rally di Tunisia (5-14 aprile) a bordo della Nissan
Patrol del team Tecnosport-Giletti.
Milano, 25 marzo 2002 - Dopo una performance di
tutto rispetto all'ultima edizione dell'Italian
Baja, Edi Orioli correrà per il team Tecnosport Italia in
occasione del prossimo Rally di Tunisia, parte del circuito Coppa
del Mondo Tout Terrain che si terrà ad aprile. Piazzandosi in
9° posizione assoluta all'Italian Baja, a bordo di una Nissan
Patrol, Edi ha dimostrato, che la sua passione per le auto non
è solo una passione ma ha dato del filo da torcere anche su quattro
ruote, stando alle calcagna dei preferiti Jean Louis Schlesser
e al team ufficiale Mitsubishi.
Al Rally di Tunisia, Edi si presenterà con
il compagno navigatore Graziano Pelanconi, esperto Dakariano e
insieme saliranno nuovamente a bordo della robusta Nissan Patrol
Gr Y61 4500cc, appositamente preparata dalla Tecnosport Italia,
team con cui il "re del deserto" vinse l'Italian Baja del '93.
Teatro del Rally Optic 2002 sarà il deserto della
Tunisia, un terreno che Edi conosce bene e un tracciato che potrebbe
regalare al team un grande risultato. Come tutti gli anni, la
presentazione della gara e, l'imbarco per il continente africano,
si terrà a Nizza il 5 aprile per poi snodarsi in sette tappe,
all'estremo sud della Tunisia che sarà il teatro di emozionanti
performance, tipiche dei grandi rally africani. Il deserto farà
senz'altro emergere la preparazione e la grande esperienza di
Orioli, fattori che gli altri piloti faranno bene a non sottovalutare.
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Note su Edi Orioli
Edi Orioli nasce a Udine il 5 dicembre 1962. Fin da piccolo
dimostra una particolare passione per le moto, ereditata dal
padre. A 14 anni riceve in regalo la prima motocicletta: una
Gori 50. Nel 1979 conquista il titolo italiano di Enduro Cadetti
50cc, e per altri tre anni consecutivi si aggiudica il campionato
Italiano, ed il campionato del mondo nell'1981 e 84 della specialità.
Debutta alla Paris-Dakar nel 1986, al traguardo sarà sesto assoluto,
il più giovane pilota a portare a termine la terribile maratona
africana.
La vittoria non si fa aspettare e dopo due anni con la Honda
NXR 750 bicilindrica raggiunge per primo le spiagge di Dakar
salendo sul gradino più alto. Nel 1990, si riconferma come il
pilota più completo vincendo di nuovo in sella alla moto Italiana
Cagiva. Deciso a intraprendere una nuova avventura, esordisce
nel 1992 sulle quattro ruote nel Rally dei Faraoni raggiungendo
un ottimo 5° posto. Nel 1993, torna alle due ruote vincendo
la 12 ore di enduro di Lignano Sabbiadoro, vince il Rally dei
Faraoni e a fine anno si aggiudica di nuovo la Parigi Dakar.
Nel 1995 non si fa sfuggire un 3° assoluto alla Granada-Dakar,
e nel 1996 in sella ad una Yamaha sarà di nuovo podio con una
memorabile vittoria.
Nel 1997 comincia una nuova avventura, che durerà tre anni,
con BMW e KTM, ma nonostante i suoi 200.000 Km. percorsi in
Africa, in quindici anni di gare il deserto chiama ancora, e
da qui che parte una nuova avventura creata e ideata da Edi:
il Desert Challenge, avventura in solitaria attraverso i più
bei deserti del mondo.
Il primo è stato il Ténéré nel Niger, poi la volta del deserto
più alto e arido al mondo, l'Atacama in Cile raggiungendo quota
5600 mt. sul livello del mare, e l'ultimo il temibile deserto
dei Gobi in Mongolia.
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