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di Edi Orioli !
 
News - Comunicato stampa - 14 giugno 2002

Ducati e Orioli di nuovo insieme!
14.000 chilometri, in tre settimane.

Un programma impegnativo che non può prescindere dalla perfetta efficienza della Moto e del Pilota per essere portato a compimento con successo. Ci saranno da attraversare non soltanto un intero continente, il più esteso del pianeta, ma anche culture e tradizioni differenti e a volte contrapposte, mescolando il gusto di un'esperienza motociclistica con quello dal sapore più personale dell'uomo in viaggio, incontro a popoli, lingue, costumi e ritmi di vita diversi.

L'obiettivo della Bologna-Mosca-Vladivostok è il compimento di un viaggio difficile per struttura, organizzazione, chilometraggio, tempi e condizioni climatiche e di percorso sempre impegnative.

Ducati Around The World: la Transiberiana

Continua il progetto Ducati Around The World, che vede la famiglia Sport Touring protagonista d'eccezione in una nuova avventura: la Transiberiana.

Sabato 15 Giugno, durante il World Ducati Week 2002, Edi Orioli partirà alla volta di Vladivostock a bordo di una ST4S appositamente equipaggiata. Ben 14.000 chilometri lo separano dalla sua meta!

Bologna, 14 Giugno 2002 - Sabato 15 Giugno, durante il World Ducati Week 2002, Edi Orioli partirà alla volta di Vladivostock a bordo di una ST4S appositamente equipaggiata. Ben 14.000 chilometri lo separano dalla sua meta.

La Transiberiana rientra nel progetto "Ducati Around The World" nato nel 2001 con lo scopo di promuovere la famiglia Sport Touring e proporre ogni anno itinerari spettacolari in luoghi sempre diversi.

Proprio sulle lunghe distanze, infatti, è possibile sfruttare al meglio le caratteristiche delle Sport Touring, e in particolare dell'ultima nata ST4S, che uniscono comfort e affidabilità ad un cuore fortemente sportivo, per un turismo divertente e piacevole anche su due ruote.

"Ducati Around The World" ha visto il suo battesimo lo scorso anno con un viaggio negli USA. Denver - Santa Fe- Las Vegas le tappe principali toccate lungo i 3.000 km di strade percorse da 11 motociclisti durante il mese di Ottobre. In uno scenario da sogno: dalle Rocky Mountains al Grand Canyon in sella a 11 Ducati ST4S, fino a Las Vegas, in occasione del grande raduno Ducati Revs America, dedicato a tutti i ducatisti d'oltreoceano.

Per il 2002 ATW propone una sfida decisamente più impegnativa: la Transiberiana.

Per portarla a termine Ducati ha scelto Edi Orioli, personaggio d'eccezione e uomo simbolo dell'avventura e dei lunghi viaggi su due ruote. Quattro volte vincitore dalla Paris-Dakar, di cui due a bordo di Ducati, Edi ha accettato con grande entusiasmo di percorrere su una ST4S una della strade più conosciute e difficili al mondo. Il fascino millenario della Piazza Rossa, i paesaggi sconfinati della Siberia, i nomadi della Mongolia: un itinerario leggendario da coprire con una moto concepita per il turismo e accessoriata per l'occasione con un navigatore satellitare e un kit comfort Ducati Performance (cupolino più ampio per una migliore protezione aerodinamica e manubrio più alto).

La spedizione, oltre a Edi Orioli, comprende cinque persone del suo staff e una guida russa a bordo di due furgoni, e partirà il 15 Giugno dal circuito Santa Monica (Misano Adriatico),cuore del World Ducati Week2002.

L'avventura sarà seguita in tempo reale da Ducati.com, che ha già dedicato un'intera sezione alla Transiberiana. Gli internauti potranno avere l'aggiornamento quotidiano del tragitto percorso, le news, curiosare nella foto e comunicare con i membri della spedizione in chat.

EDI ORIOLI

Sale sulla sua prima moto, un "cinquantino" Gori, in terza media.
Nel 1979, a 17 anni, vince il primo titolo italiano nella regolarità, e nell '81 il primo mondiale.
Nel 1986, ancora iridato a squadre, arriva l'Africa. Massimo Ormeni gli affida, a sorpresa, una moto per la prima Dakar, che Orioli conclude al sesto posto assoluto, e due anni dopo quel debutto emozionante arriva anche il trionfo, il primo di un pilota italiano.
Orioli è consacrato nell'olimpo dei rallies africani, e diventa l'italiano più forte di tutti i tempi vincendo per quattro volte, nel 1988, '90, 94 e '96, la grande sfida del deserto.
Nel '90 è anche la prima vittoria per una moto italiana e nel '94 si ripete con l'evoluzione di una moto di serie.
Entrambe le moto hanno un fattore comune: lo stesso motore Ducati che Edi ha scelto per affrontare, oggi, il suo più lungo Rally Touring, la Bologna-Mosca-Vladivostok, sulla rotta della leggendaria ferrovia transiberiana.
Una nuova prova che segue le tre, memorabili esperienze del Desert Challenge, le spedizioni motociclistiche che Edi ha organizzato e portato a compimento nei deserti del Ténéré, dell'Atacama in Cile e del Gobi, in Mongolia.

IL PERCORSO

Si snoda lungo la direttrice immaginaria della ferrovia più lunga del mondo, la Transiberiana.
Partendo dalle radici bolognesi di Ducati raggiungerà l'insolita mèta sulle rive del Mar del Giappone: la città di Vladivostok.
Questa, come molte altre lungo il viaggio, deve il proprio sviluppo a quella mitica ferrovia.


14.000 chilometri, in tre sole settimane!


Un programma impegnativo che non può prescindere dalla perfetta efficienza di moto e pilota.
Ci saranno da attraversare non soltanto un intero continente, il più esteso del pianeta, ma anche culture e tradizioni differenti , mescolando il gusto di un'esperienza motociclistica con quello dal sapore più personale dell'uomo in viaggio, incontro a popoli, lingue, costumi e ritmi di vita diversi.

LE TAPPE

DATA

LOCALITA'

CHILOMETRI

STATO

14-giu

Bologna

0

ITALIA

15-giu

Bologna Misano Udine

510

ITALIA

16-giu

Udine Vienna Brno Katovice

850

POLONIA

17-giu

Katovice Varsavia Brest Kobrin

550

BIELORUSSIA

18-giu

Kobrin Smolensk

630

RUSSIA

19-giu

Smolensk Mosca

400

RUSSIA

20-giu

Mosca

 

 

21-giu

Mosca Rajazan Penza

630

RUSSIA

22-giu

Penza Samara

430

RUSSIA

23-giu

Samara Ufa

471

RUSSIA

24-giu

Ufa Celjabinsk

460

RUSSIA

25-giu

Celjabinsk Confine Kazakistan

480

KAZAKISTAN

26-giu

Confine Kazakistan Omsk

330

RUSSIA

27-giu

Omsk Novosibirsk

700

RUSSIA

28-giu

Novosibirsk Kemerovo

540

RUSSIA

29-giu

Kamerovo Krasnojarsk

520

RUSSIA

30-giu

Krasnojarsk Tulum

670

RUSSIA

01-lug

Tulum Irkutsk

391

RUSSIA

02-lug

Irkutsk Ulan-Ude

450

RUSSIA

04-lug

Ulan-Ude Cita

670

RUSSIA

06-lug

Cita Habarovsk

2000

RUSSIA

06-lug

Habarovsk Vladivostok

780

RUSSIA

08-lug

RIENTRO ITALIA VIA MOSCA

 

 

LA MOTO

ST4S, pensata per un cliente Sport Tourer più orientato all'utilizzo sportivo, che cerca quindi nella moto non solo comfort e funzionalità per i lunghi viaggi ma anche prestazioni tali da dare piena soddisfazione per l'uso in pista.

Al motore Desmo Superbike a 4 valvole da 996 cc raffreddato ad acqua, all'iniezione elettronica, al cambio a sei marce, si affiancano la forcella Showa completamente regolabile con trattamento al nitruro di titanio, l'ammortizzatore Ohlins con controllo remoto del precarico e un nuovo forcellone in alluminio, cerchi ruota Marchesini a 5 razze alleggeriti e pneumatici ipersportivi.

Ricca anche nella dotazione di accessori, tra cui l'antifurto Immobilizer, che non richiede alcuna procedura particolare da parte dell'utente e che impedisce in modo sicuro l'avviamento del veicolo se non con l'apposita chiave dotata di microchip interno.

La St4S affidato a Edi Orioli è stata equipaggiata con navigatore satellitare e kit Comfort Ducati Performance, che prevede il manubrio più alto e un cupolino più ampio per una maggiore protezione aerodinamica. Rimane quindi molto simile alla moto di serie.

IL TEAM

Alessandro Beltrame   - cameraman
33 anni, di formazione scientifica e con competenze informatiche ed elettroniche, è titolare della ditta di produzione video AGB. Pratica, per lavoro e passione: alpinismo, arrampicata su roccia e ghiaccio, trekking e mountain bike, oltre che subacquea e sci alpino. Conosce a fondo i sistemi di post produzione analogici e digitali e gli strumenti di Internet.
Ultimamente sta collaborando alla sperimentazione di nuove tecnologie per l'utilizzo del video sul WEB e la trasmissione ad alta velocità.
Nel progetto Bologna - Vladivostok ricopre il ruolo di direttore della fotografia e cameraman specializzato.
Ha al suo attivo un centinaio di produzioni, per conto di Enti Internazionali (National Geographic) e televisioni nazionali (RAI-Mediaset), documentari in Europa, Australia, USA, Messico, Cile, Mongolia, Brasile, Amazzonia e Africa.

Orazio Truglio   - fotografo
Nasce a Milano nel 1960; inizia l'attività nel 1980 come fotografo per una nota Casa Editrice milanese specializzata in riviste di moda, occupandosi di servizi redazionali, reportage di sfilate e still-life di accessori. Nel 1986 si sgancia dal gruppo editoriale e apre lo studio Variego, allargando così l'attività all'area della comunicazione integrata.
Collabora con alcune delle principale agenzie di comunicazione e di pubblicità milanesi per la realizzazione di immagini per campagne stampa e affissioni nazionali.
Nel 1991 iniziano le prime produzioni relative ai motori. Da circa 10 anni è chiamato ai principali appuntamenti motoristici sia di Formula 1 che Motomondiale e Superbike, in occasione dei quali si occupa della produzione di immagini fotografiche per gli uffici stampa di alcuni tra i Team più titolati.
Incontra Edi Orioli in occasione del Desert Challenge del Gobi-Mongolia 2001, al quale partecipa in veste di fotografo della spedizione.

Mauro Sant   - tecnico meccanico
Nato a Udine nel1968 è appassionato, fin dall'adolescenza, di motori, non appena raggiunge l'età per poter guidare una moto si affaccia sul mondo dei fuoristrada, praticando la specialità dell'Enduro. Gareggia nei Campionali Regionali triveneti riportando numerose vittorie e piazzamenti d'onore. Si aggiudica il primo posto al Campionato Italiano Cadetti 89, e la medaglia d'argento alla Sei Giorni di Francia e alla Sei Giorni di Cecoslovacchia. Alla Sei Giorni d'Italia conquista la medaglia di bronzo.
Pur continuando a praticare la sua passione, conosce Edi Orioli e ne diventa assistente meccanico di fiducia nella Parigi Dakar, vincendola insieme nel '94 e nel '96. Vince di nuovo con il francese Richard Saint nel '99 e nel 2000.
Ricercatissimo meccanico per le sue capacità e spirito di adattamento, è diventato uno degli specialisti dei grandi Raid africani: non può, quindi, mancare ad una nuova sfida come la Transiberiana.

Carlo Peano   - medico
Medico sportivo, 42 anni, è specializzato in ortopedia e traumatologia.
Appassionato di sport di endurance e di "grandi viaggi" nei posti più desolati del continente. Ha seguito, come membro attivo e come medico, varie spedizioni alpinistiche: dalle montagne hymalaiane al Karakorum e alle Ande (ha al suo attivo 6 ascensioni oltre i 6000 metri e molti trekking in quota).
Ha attraversato i deserti sahariani, cileni e asiatici (Atacama e Gobi con Edi Orioli).
Ha esperienze di attraversate in regioni polari a piedi e con sci di fondo (Svalbard e Terre di Baffin), di immersioni subacquee, di discese in kajak in varie paesi del mondo.
Hobby: la moto e il volo silenzioso (parapendio e aliante).