Milano, 6 maggio 2002 - Dopo uno spettacolare terzo
posto al Rally di Tunisia Orioli sfida il Portogallo. "Squadra
vincente non si cambia" è il proverbio che Edi Orioli ha deciso
di fare suo e quindi anche per questa nuova avventura si affida
al team Tecnosport alla guida dell'ormai mitica Nissan Patrol.
Edi si presenterà con il compagno navigatore
Graziano Pelanconi, esperto Dakariano e insieme saliranno nuovamente
a bordo della robusta Nissan Patrol Gr Y61 4500cc, appositamente
preparata dalla Tecnosport Italia, team con cui il "re del deserto"
vinse l'Italian Baja del '93 e ha strappato un prezioso terzo
posto al Rally di Tunisia.
La quindicesima edizione del Baja Vodafone 1000
sarà un evento a doppia faccia, da un lato caratterizzato da una
gara dalla classica formula Baja - con 3 Stage Speciali,
per un totale di 800 km mozzafiato da percorrere in soli 2 giorni
e dall'altra farà vivere emozionanti momenti con un "Prologue
Cross Country Rally" di circa 10 km, una prova cronometrata
su anello che stabilisce chi si aggiudicherà la pol position,
cioè chi farà il miglior tempo avrà diritto di partire per primo,
il che significa non mangiare polvere per due giorni.
Il team si aspetta dai piloti una performance da
esperti rallisti per guadagnare punti preziosi per il Campionato
del Mondo Raid Marton.
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Edi Orioli nasce a Udine il 5 dicembre 1962. Fin da piccolo dimostra
una particolare passione per le moto, ereditata dal padre. A 14
anni riceve in regalo la prima motocicletta: una Gori 50. Nel
1979 conquista il titolo italiano di Enduro Cadetti 50cc, e per
altri tre anni consecutivi si aggiudica il campionato Italiano,
ed il campionato del mondo nell'1981 e 84 della specialità. Debutta
alla Paris-Dakar nel 1986, al traguardo sarà sesto assoluto, il
più giovane pilota a portare a termine la terribile maratona africana.
La vittoria non si fa aspettare e dopo due anni con la Honda NXR
750 bicilindrica raggiunge per primo le spiagge di Dakar salendo
sul gradino più alto. Nel 1990, si riconferma come il pilota più
completo vincendo di nuovo in sella alla moto Italiana Cagiva.
Deciso a intraprendere una nuova avventura, esordisce nel 1992
sulle quattro ruote nel Rally dei Faraoni raggiungendo un ottimo
5° posto. Nel 1993, torna alle due ruote vincendo la 12 ore di
enduro di Lignano Sabbiadoro, vince il Rally dei Faraoni e a fine
anno si aggiudica di nuovo la Parigi Dakar. Nel 1995 non si fa
sfuggire un 3° assoluto alla Granada-Dakar, e nel 1996 in sella
ad una Yamaha sarà di nuovo podio con una memorabile vittoria.
Nel 1997 comincia una nuova avventura, che durerà tre anni, con
BMW e KTM, ma nonostante i suoi 200.000 Km. percorsi in Africa,
in quindici anni di gare il deserto chiama ancora, e da qui che
parte una nuova avventura creata e ideata da Edi: il Desert Challenge,
avventura in solitaria attraverso i più bei deserti del mondo.
Il primo è stato il Ténéré nel Niger, poi la volta del deserto
più alto e arido al mondo, l'Atacama in Cile raggiungendo quota
5600 mt. sul livello del mare, e l'ultimo il temibile deserto
dei Gobi in Mongolia.
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