Ducati
e Orioli di nuovo insieme!
14.000 chilometri, in tre settimane.
Un programma impegnativo che non può prescindere
dalla perfetta efficienza della Moto e del Pilota per essere portato
a compimento con successo. Ci saranno da attraversare non soltanto
un intero continente, il più esteso del pianeta, ma anche culture
e tradizioni differenti e a volte contrapposte, mescolando il
gusto di un'esperienza motociclistica con quello dal sapore più
personale dell'uomo in viaggio, incontro a popoli, lingue, costumi
e ritmi di vita diversi.
L'obiettivo della Bologna-Mosca-Vladivostok è
il compimento di un viaggio difficile per struttura, organizzazione,
chilometraggio, tempi e condizioni climatiche e di percorso sempre
impegnative.
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Ducati
Around The World: la Transiberiana
Continua
il progetto Ducati Around The World, che vede la famiglia
Sport Touring protagonista d'eccezione in una nuova avventura:
la Transiberiana.
Sabato
15 Giugno, durante il World Ducati Week 2002, Edi Orioli
partirà alla volta di Vladivostock a bordo di una
ST4S appositamente equipaggiata. Ben 14.000 chilometri lo
separano dalla sua meta!
Bologna, 14 Giugno
2002 - Sabato 15 Giugno, durante il World Ducati Week 2002,
Edi Orioli partirà alla volta di Vladivostock a bordo
di una ST4S appositamente equipaggiata. Ben 14.000 chilometri
lo separano dalla sua meta.
La Transiberiana rientra
nel progetto "Ducati Around The World" nato nel
2001 con lo scopo di promuovere la famiglia Sport Touring
e proporre ogni anno itinerari spettacolari in luoghi sempre
diversi.
Proprio sulle lunghe
distanze, infatti, è possibile sfruttare al meglio
le caratteristiche delle Sport Touring, e in particolare
dell'ultima nata ST4S, che uniscono comfort e affidabilità
ad un cuore fortemente sportivo, per un turismo divertente
e piacevole anche su due ruote.
"Ducati Around
The World" ha visto il suo battesimo lo scorso anno
con un viaggio negli USA. Denver - Santa Fe- Las Vegas le
tappe principali toccate lungo i 3.000 km di strade percorse
da 11 motociclisti durante il mese di Ottobre. In uno scenario
da sogno: dalle Rocky Mountains al Grand Canyon in sella
a 11 Ducati ST4S, fino a Las Vegas, in occasione del grande
raduno Ducati Revs America, dedicato a tutti i ducatisti
d'oltreoceano.
Per il 2002 ATW propone
una sfida decisamente più impegnativa: la Transiberiana.
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Per portarla a termine Ducati ha scelto Edi Orioli, personaggio
d'eccezione e uomo simbolo dell'avventura e dei lunghi viaggi
su due ruote. Quattro volte vincitore dalla Paris-Dakar, di cui
due a bordo di Ducati, Edi ha accettato con grande entusiasmo
di percorrere su una ST4S una della strade più conosciute
e difficili al mondo. Il fascino millenario della Piazza Rossa,
i paesaggi sconfinati della Siberia, i nomadi della Mongolia:
un itinerario leggendario da coprire con una moto concepita per
il turismo e accessoriata per l'occasione con un navigatore satellitare
e un kit comfort Ducati Performance (cupolino più ampio
per una migliore protezione aerodinamica e manubrio più
alto).
La spedizione,
oltre a Edi Orioli, comprende cinque persone del suo staff e una
guida russa a bordo di due furgoni, e partirà il 15 Giugno
dal circuito Santa Monica (Misano Adriatico),cuore del World Ducati
Week2002.
L'avventura
sarà seguita in tempo reale da Ducati.com, che ha già
dedicato un'intera sezione alla Transiberiana. Gli internauti
potranno avere l'aggiornamento quotidiano del tragitto percorso,
le news, curiosare nella photo gallery e comunicare con i membri
della spedizione in chat.
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EDI ORIOLI
Sale sulla sua prima moto, un "cinquantino" Gori,
in terza media.
Nel 1979, a 17 anni, vince il primo titolo italiano nella regolarità,
e nell '81 il primo mondiale.
Nel 1986, ancora iridato a squadre, arriva l'Africa. Massimo Ormeni
gli affida, a sorpresa, una moto per la prima Dakar, che Orioli
conclude al sesto posto assoluto, e due anni dopo quel debutto
emozionante arriva anche il trionfo, il primo di un pilota italiano.
Orioli è consacrato nell'olimpo dei rallies africani, e
diventa l'italiano più forte di tutti i tempi vincendo
per quattro volte, nel 1988, '90, 94 e '96, la grande sfida del
deserto.
Nel '90 è anche la prima vittoria per una moto italiana
e nel '94 si ripete con l'evoluzione di una moto di serie.
Entrambe le moto hanno un fattore comune: lo stesso motore Ducati
che Edi ha scelto per affrontare, oggi, il suo più lungo
Rally Touring, la Bologna-Mosca-Vladivostok, sulla rotta della
leggendaria ferrovia transiberiana.
Una nuova prova che segue le tre, memorabili esperienze del Desert
Challenge, le spedizioni motociclistiche che Edi ha organizzato
e portato a compimento nei deserti del Ténéré,
dell'Atacama in Cile e del Gobi, in Mongolia.
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IL PERCORSO
Si snoda lungo la direttrice immaginaria della ferrovia più
lunga del mondo, la Transiberiana.
Partendo dalle radici bolognesi di Ducati raggiungerà l'insolita
mèta sulle rive del Mar del Giappone: la città di
Vladivostok.
Questa, come molte altre lungo il viaggio, deve il proprio sviluppo
a quella mitica ferrovia.
14.000 chilometri, in tre sole settimane!
Un programma impegnativo che non può prescindere dalla
perfetta efficienza di moto e pilota.
Ci saranno da attraversare non soltanto un intero continente,
il più esteso del pianeta, ma anche culture e tradizioni
differenti , mescolando il gusto di un'esperienza motociclistica
con quello dal sapore più personale dell'uomo in viaggio,
incontro a popoli, lingue, costumi e ritmi di vita diversi.
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LE TAPPE
DATA
|
LOCALITA'
|
CHILOMETRI
|
STATO
|
14-giu
|
Bologna
|
0
|
ITALIA
|
15-giu
|
Bologna Misano Udine
|
510
|
ITALIA
|
16-giu
|
Udine Vienna Brno Katovice
|
850
|
POLONIA
|
17-giu
|
Katovice Varsavia Brest Kobrin
|
550
|
BIELORUSSIA
|
18-giu
|
Kobrin Smolensk
|
630
|
RUSSIA
|
19-giu
|
Smolensk Mosca
|
400
|
RUSSIA
|
20-giu
|
Mosca
|
|
|
21-giu
|
Mosca Rajazan Penza
|
630
|
RUSSIA
|
22-giu
|
Penza Samara
|
430
|
RUSSIA
|
23-giu
|
Samara Ufa
|
471
|
RUSSIA
|
24-giu
|
Ufa Celjabinsk
|
460
|
RUSSIA
|
25-giu
|
Celjabinsk Confine Kazakistan
|
480
|
KAZAKISTAN
|
26-giu
|
Confine Kazakistan Omsk
|
330
|
RUSSIA
|
27-giu
|
Omsk Novosibirsk
|
700
|
RUSSIA
|
28-giu
|
Novosibirsk Kemerovo
|
540
|
RUSSIA
|
29-giu
|
Kamerovo Krasnojarsk
|
520
|
RUSSIA
|
30-giu
|
Krasnojarsk Tulum
|
670
|
RUSSIA
|
01-lug
|
Tulum Irkutsk
|
391
|
RUSSIA
|
02-lug
|
Irkutsk Ulan-Ude
|
450
|
RUSSIA
|
04-lug
|
Ulan-Ude Cita
|
670
|
RUSSIA
|
06-lug
|
Cita Habarovsk
|
2000
|
RUSSIA
|
06-lug
|
Habarovsk Vladivostok
|
780
|
RUSSIA
|
08-lug
|
RIENTRO ITALIA VIA MOSCA
|
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LA MOTO
ST4S, pensata per un cliente Sport Tourer più orientato
all'utilizzo sportivo, che cerca quindi nella moto non solo comfort
e funzionalità per i lunghi viaggi ma anche prestazioni
tali da dare piena soddisfazione per l'uso in pista.
Al motore Desmo Superbike a 4 valvole da 996 cc raffreddato ad
acqua, all'iniezione elettronica, al cambio a sei marce, si affiancano
la forcella Showa completamente regolabile con trattamento al
nitruro di titanio, l'ammortizzatore Ohlins con controllo remoto
del precarico e un nuovo forcellone in alluminio, cerchi ruota
Marchesini a 5 razze alleggeriti e pneumatici ipersportivi.
Ricca anche nella dotazione di accessori, tra cui l'antifurto
Immobilizer, che non richiede alcuna procedura particolare da
parte dell'utente e che impedisce in modo sicuro l'avviamento
del veicolo se non con l'apposita chiave dotata di microchip interno.
La St4S affidato a Edi Orioli è stata equipaggiata con
navigatore satellitare e kit Comfort Ducati Performance,
che prevede il manubrio più alto e un cupolino più
ampio per una maggiore protezione aerodinamica. Rimane quindi
molto simile alla moto di serie.
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IL TEAM
Alessandro Beltrame - cameraman
33 anni, di formazione scientifica e con competenze informatiche
ed elettroniche, è titolare della ditta di produzione video
AGB. Pratica, per lavoro e passione: alpinismo, arrampicata su
roccia e ghiaccio, trekking e mountain bike, oltre che subacquea
e sci alpino. Conosce a fondo i sistemi di post produzione analogici
e digitali e gli strumenti di Internet.
Ultimamente sta collaborando alla sperimentazione di nuove tecnologie
per l'utilizzo del video sul WEB e la trasmissione ad alta velocità.
Nel progetto Bologna - Vladivostok ricopre il ruolo di direttore
della fotografia e cameraman specializzato.
Ha al suo attivo un centinaio di produzioni, per conto di Enti
Internazionali (National Geographic) e televisioni nazionali (RAI-Mediaset),
documentari in Europa, Australia, USA, Messico, Cile, Mongolia,
Brasile, Amazzonia e Africa.
Orazio Truglio - fotografo
Nasce a Milano nel 1960; inizia l'attività nel 1980
come fotografo per una nota Casa Editrice milanese specializzata
in riviste di moda, occupandosi di servizi redazionali, reportage
di sfilate e still-life di accessori. Nel 1986 si sgancia dal
gruppo editoriale e apre lo studio Variego, allargando così
l'attività all'area della comunicazione integrata.
Collabora con alcune delle principale agenzie di comunicazione
e di pubblicità milanesi per la realizzazione di immagini
per campagne stampa e affissioni nazionali.
Nel 1991 iniziano le prime produzioni relative ai motori. Da circa
10 anni è chiamato ai principali appuntamenti motoristici
sia di Formula 1 che Motomondiale e Superbike, in occasione dei
quali si occupa della produzione di immagini fotografiche per
gli uffici stampa di alcuni tra i Team più titolati.
Incontra Edi Orioli in occasione del Desert Challenge del Gobi-Mongolia
2001, al quale partecipa in veste di fotografo della spedizione.
Mauro Sant - tecnico meccanico
Nato a Udine nel1968 è appassionato, fin dall'adolescenza,
di motori, non appena raggiunge l'età per poter guidare
una moto si affaccia sul mondo dei fuoristrada, praticando la
specialità dell'Enduro. Gareggia nei Campionali Regionali
triveneti riportando numerose vittorie e piazzamenti d'onore.
Si aggiudica il primo posto al Campionato Italiano Cadetti 89,
e la medaglia d'argento alla Sei Giorni di Francia e alla Sei
Giorni di Cecoslovacchia. Alla Sei Giorni d'Italia conquista la
medaglia di bronzo.
Pur continuando a praticare la sua passione, conosce Edi Orioli
e ne diventa assistente meccanico di fiducia nella Parigi Dakar,
vincendola insieme nel '94 e nel '96. Vince di nuovo con il francese
Richard Saint nel '99 e nel 2000.
Ricercatissimo meccanico per le sue capacità e spirito
di adattamento, è diventato uno degli specialisti dei grandi
Raid africani: non può, quindi, mancare ad una nuova sfida
come la Transiberiana.
Carlo Peano - medico
Medico sportivo, 42 anni, è specializzato in ortopedia
e traumatologia.
Appassionato di sport di endurance e di "grandi viaggi" nei posti
più desolati del continente. Ha seguito, come membro attivo
e come medico, varie spedizioni alpinistiche: dalle montagne hymalaiane
al Karakorum e alle Ande (ha al suo attivo 6 ascensioni oltre
i 6000 metri e molti trekking in quota).
Ha attraversato i deserti sahariani, cileni e asiatici (Atacama
e Gobi con Edi Orioli).
Ha esperienze di attraversate in regioni polari a piedi e con
sci di fondo (Svalbard e Terre di Baffin), di immersioni subacquee,
di discese in kajak in varie paesi del mondo.
Hobby: la moto e il volo silenzioso (parapendio e aliante).
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