Sharm el Sheik - Edi Orioli è arrivato a Sharm, ma in aereo.
La sua Nissan Pathfinder, Alice, è rimasta parcheggiata
vicino al canale di Suez, in attesa di essere caricata in nave,
ad Alessandria, per rientrare in Italia.
La sfortuna ci si è messa di mezzo e Alice non è
riuscita a raggiungere il traguardo di questa 25esima Dakar. Edi
Orioli e Maurizio Dominella hanno rotto il motore della loro Nissan
nella penultima tappa e si sono dovuti arrendere. Purtroppo, nella
speciale da Luxor ad Abu Rish, il motore di Alice ha cominciato
ad avere qualche problema e poi ha ceduto del tutto lasciando
in mezzo alla speciale l'equipaggio che è stato recuperato
dall'immancabile Graziano Pelanconi e il suo camion assistenza
veloce.
I due sono arrivati al bivacco di Abu Rish intorno alle otto
di sera, ma i meccanici si sono resi subito conto della gravità
del problema. Purtroppo l'albero motore si era rotto e non c'era
il tempo necessario per la riparazione visto che l'ultima tappa,
lunghissima, di questa 25esima Dakar partiva alle 2 di notte dal
bivacco per affrontare gli oltre 800 chilometri in programma.
"Non abbiamo avuto molta fortuna in questa Dakar - lamentava
Edi Orioli al bivacco di Abu Rish - abbiamo avuto quasi ogni giorno
problemi meccanici alla nostra Nissan e con questa rottura del
motore ora siamo davvero costretti a fermarci. Peccato perché
anche se con una posizione in classifica un po' arretrata rispetto
ai primi saremmo almeno voluti arrivare in fondo". E invece
niente da fare. Edi Orioli e Maurizio Dominella hanno cercato
un passaggio in aereo per rientrare a Sharm e così sono
arrivati nella cittadina sul Mar Rosso nella mattinata di sabato.
Un po' di relax, i bagagli da sistemare, e poi domenica mattina
l'arrivo della gara a cui hanno assistito da semplici spettatori.
"Avremmo potuto ottenere un buon risultato e questo ci fa
ben sperare per il futuro. Ora dobbiamo pensare alle prossime
gare, all'Italian Baja che si correrà a marzo a Pordenone,
e al Rally di Tunisia che lo scorso anno avevo chiuso in terza
posizione assoluta. Certo bisognerà lavorare un po' sulla
vettura e svilupparla meglio, ma io proseguirò in questa
avventura a quattro ruote" conclude Orioli.
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